Principi generali:
I tornei a squadre andrebbero giocati su un numero pari di scacchiere.
Per esempio, alle Olimpiadi la squadra è di 4 giocatori più due riserve, al Campionato Europeo si gioca su 6 scacchiere, i match tra stati di solito si effettuano su 10 scacchiere, e così via. Si possono svolgere in tornata unica o su andata e ritorno.
La norma per la stragrande maggioranza dei tornei a squadre di oggigiorno è che i giocatori devono essere schierati in ordine di forza e la formazione base della squadra, che viene comunicata all'inizio del torneo, deve rimanere la stessa per tutto il torneo. Le riserve subentrano nell'ultima (o nelle due ultime) scacchiera, mentre i giocatori della squadra base si compattano. In qualche manifestazione, le riserve giocano al posto del giocatore che è in riposo, come ad esempio nei tornei organizzati con il sistema Scheveningen.
In Italia c'è una certa libertà nella scelta dell'ordine dei giocatori e non è infrequente che a volte ci siano giocatori forti nelle ultime scacchiere, mentre nelle prime vengono sacrificati dei giocatori più deboli.
Gli incontri tra squadre possono essere tornei tra club, manifestazioni di circoscrizione territoriale (regione, provincia, ecc.), stati, federazioni e possono suddividersi in match per seniores, juniores, signore o misti e possono essere organizzati a girone all'italiana, a eliminazione, con il sistema svizzero (o italosvizzero) o a sistema misto ovvero la qualificazione in base a un sistema svizzero o a eliminazione e la finale a girone all'italiana.
Prima dell'inizio della manifestazione deve avvenire il sorteggio per il numero identificante la squadra o l'assegnazione del numero d'ordine in base alla forza delle squadre, in base al sistema di svolgimento scelto.
Se l'incontro tra due squadre deve determinare la qualificazione per un ulteriore torneo, il regolamento deve includere anche i criteri che devono essere applicati per un eventuale spareggio in ordine di considerazione. Il primo criterio generalmente usato nei match a due è quello di considerare i risultati sulla prima metà delle scacchiere e, se ancora pari, proseguire con la successiva fino a trovare il primo risultato che differenzi le due
squadre.
Il vincitore di un torneo a squadre è quella squadra che totalizzerà il maggior numero di punti. Nel regolamento della manifestazione devono essere previsti i criteri per determinare il vincitore, nel caso che due o più squadre ottenessero uguale punteggio.
Nelle Olimpiadi viene data la precedenza alla squadra che ha il maggior numero di punti squadra, a parità di punti individuali, conteggiando 2 punti per la vittoria, 1 per la patta e 0 per la sconfitta. Altri criteri che possono essere utilizzati sono lo scontro diretto, il Sonnenborg Berg ecc.
Il regolamento deve prevedere se e quando vengono riprese le partite sospese, o se e quando si procede all'aggiudicazione: senz'altro è meglio la ripresa potendo essere l'aggiudicazione molto lenta.
Ogni squadra deve avere un capitano, che può essere anche giocatore, che la rappresenta davanti all'arbitro, comunica l'ordine di schieramento della squadra, e riceve le comunicazioni a nome dell'intera squadra. Il capitano, comunque, non può interferire nel gioco dei compagni né dare loro suggerimenti o valutazioni sulla
posizione della partita, ma può solo suggerire al giocatore se accettare, rifiutare o proporre l'offerta di patta, ma senza commenti sulla posizione. Il regolamento degli scacchi prevede quali siano i diritti ed i doveri dei capitani e per comodità questi articoli dovrebbero essere riportati sul regolamento della manifestazione.
In genere è norma che nei tornei a squadre vi sia un arbitro ogni massimo 4 scacchiere e, ovviamente, un capo arbitro.
I tornei a squadre andrebbero giocati su un numero pari di scacchiere.
Per esempio, alle Olimpiadi la squadra è di 4 giocatori più due riserve, al Campionato Europeo si gioca su 6 scacchiere, i match tra stati di solito si effettuano su 10 scacchiere, e così via. Si possono svolgere in tornata unica o su andata e ritorno.
La norma per la stragrande maggioranza dei tornei a squadre di oggigiorno è che i giocatori devono essere schierati in ordine di forza e la formazione base della squadra, che viene comunicata all'inizio del torneo, deve rimanere la stessa per tutto il torneo. Le riserve subentrano nell'ultima (o nelle due ultime) scacchiera, mentre i giocatori della squadra base si compattano. In qualche manifestazione, le riserve giocano al posto del giocatore che è in riposo, come ad esempio nei tornei organizzati con il sistema Scheveningen.
In Italia c'è una certa libertà nella scelta dell'ordine dei giocatori e non è infrequente che a volte ci siano giocatori forti nelle ultime scacchiere, mentre nelle prime vengono sacrificati dei giocatori più deboli.
Gli incontri tra squadre possono essere tornei tra club, manifestazioni di circoscrizione territoriale (regione, provincia, ecc.), stati, federazioni e possono suddividersi in match per seniores, juniores, signore o misti e possono essere organizzati a girone all'italiana, a eliminazione, con il sistema svizzero (o italosvizzero) o a sistema misto ovvero la qualificazione in base a un sistema svizzero o a eliminazione e la finale a girone all'italiana.
Prima dell'inizio della manifestazione deve avvenire il sorteggio per il numero identificante la squadra o l'assegnazione del numero d'ordine in base alla forza delle squadre, in base al sistema di svolgimento scelto.
Se l'incontro tra due squadre deve determinare la qualificazione per un ulteriore torneo, il regolamento deve includere anche i criteri che devono essere applicati per un eventuale spareggio in ordine di considerazione. Il primo criterio generalmente usato nei match a due è quello di considerare i risultati sulla prima metà delle scacchiere e, se ancora pari, proseguire con la successiva fino a trovare il primo risultato che differenzi le due
squadre.
Il vincitore di un torneo a squadre è quella squadra che totalizzerà il maggior numero di punti. Nel regolamento della manifestazione devono essere previsti i criteri per determinare il vincitore, nel caso che due o più squadre ottenessero uguale punteggio.
Nelle Olimpiadi viene data la precedenza alla squadra che ha il maggior numero di punti squadra, a parità di punti individuali, conteggiando 2 punti per la vittoria, 1 per la patta e 0 per la sconfitta. Altri criteri che possono essere utilizzati sono lo scontro diretto, il Sonnenborg Berg ecc.
Il regolamento deve prevedere se e quando vengono riprese le partite sospese, o se e quando si procede all'aggiudicazione: senz'altro è meglio la ripresa potendo essere l'aggiudicazione molto lenta.
Ogni squadra deve avere un capitano, che può essere anche giocatore, che la rappresenta davanti all'arbitro, comunica l'ordine di schieramento della squadra, e riceve le comunicazioni a nome dell'intera squadra. Il capitano, comunque, non può interferire nel gioco dei compagni né dare loro suggerimenti o valutazioni sulla
posizione della partita, ma può solo suggerire al giocatore se accettare, rifiutare o proporre l'offerta di patta, ma senza commenti sulla posizione. Il regolamento degli scacchi prevede quali siano i diritti ed i doveri dei capitani e per comodità questi articoli dovrebbero essere riportati sul regolamento della manifestazione.
In genere è norma che nei tornei a squadre vi sia un arbitro ogni massimo 4 scacchiere e, ovviamente, un capo arbitro.